TRENT’ANNI DI SINDACATO
Carissimi amici,
quest’anno ricorre il trentennale della nascita del Sindacato delle Famiglie!
Nel 1982 un ristretto gruppo di famiglie di Milano fondava l’associazione con lo scopo di promuovere e difendere i valori cristiani legati alla famiglia. Guardando tutto il lavoro svolto in questi anni, l’intuizione iniziale che diede il via a tutto risulta, ora, più chiara: non rendere superflua la famiglia ma considerarla come parte irrinunciabile per la crescita della persona e, di conseguenza, dello sviluppo di una società a misura d’uomo.
Dalle parole del fondatore Peppino Zola ”…Il soggetto familiare e’ da difendere, sia dalla non sufficiente coscienza di sé e della propria potenzialità, sia dalla cultura dominante che la riduce e banalizza . E ciò perché la famiglia è il luogo della libertà. Essa infatti nasce da un sì libero, voluto e definitivo, si alimenta attraverso un libero darsi vicendevole, si espande con una libera accettazione di una fecondità operativa,vive sulla base della libera solidarietà tra i suoi componenti. Per questo difendere la famiglia significa difendere un luogo concreto in cui si può fare esperienza non solo di una libertà di scelta, ma anche,in particolare, di una libertà creativa e protagonista nella propria assunzione di responsabilità, sia nel compito educativo che in quello culturale che in quello di solidarietà e sussidiarietà,di cui la famiglia è il soggetto privilegiato. La famiglia stessa trova così vantaggio ed alimento non solo per sé, ma anche per il vantaggio e l’incremento di una intera società ,che così può riconoscersi finalmente popolo. Perciò molti hanno paura e la combattono .”
Così, sull’entusiastica spinta di Don Giussani da un gruppo di amici è cominciata l’avventura del Sindacato. Perché l’idea di un Sindacato? Perché ”…non si può dire amo i miei figli, permettendo alla società di farne man bassa, non si può dire: amo la mia famiglia,ci tengo alla mia famiglia, permettendo al costume sociale di distruggerla. Occorre il coraggio di difendere questi riferimenti in pubblico associandosi perché senza l’associarsi la debolezza del singolo o del particolare è travolta da qualsiasi forma di potere. Il Sindacato delle famiglie è una carità che si fa a tutta la società e che permane.”(Don Giussani)
In tutti questi anni, sostenuti dal Magistero del S. Padre che ci ha permesso di vivere con più consapevolezza l’essere famiglia, abbiamo condiviso una grande compagnia e un sostegno alla personale esperienza di sposi e genitori. Accompagnandoci nelle varie fasi della vita familiare con un giudizio chiaro su cui confrontarsi, condividendo i bisogni quotidiani fino alla creazione di servizi, scuole, asili, siamo diventati anche interlocutori privilegiati delle Istituzioni nazionali, regionali e locali anticipando spesso tematiche all’attenzione, oggi, di gran parte delle Pubbliche amministrazioni, come il Fattore Famiglia, in sperimentazione in Regione Lombardia. E’ stata ed è una compagnia operativa che non si è mai tirata indietro di fronte agli attacchi spesso violenti di una mentalità che reputa il vincolo matrimoniale un retaggio del passato ,equiparandolo a qualsiasi forma di convivenza.
Tutte le battaglie in campo legislativo, i giudizi, i progetti, gli incontri, i corsi che hanno segnato la nostra presenza in questi 30 anni nascono dalla coscienza e dal desiderio di essere protagonisti di questo cambiamento: “Le famiglie debbono per prime adoperarsi affinché la cultura, le leggi, e le istituzioni dello Stato non solo non offendano, ma sostengano i diritti e i doveri della famiglia. In tal senso nelle famiglie deve crescere la coscienza di essere protagoniste della cosiddetta politica familiare ed assumersi la responsabilità di trasformare la società. Diversamente saranno le prime vittime di quei mali che si sono limitate ad osservare con indifferenza”. (Giovanni paolo II,Familiaris Consortio 44).
E’ proprio dalla certezza derivata dalla positività dell’esperienza personale che abbiamo sempre sfidato questi luoghi comuni mai cercando una posizione reattiva ma sempre propositiva e facilmente sperimentabile. Da qui sono nati tanti rapporti inaspettati, amicizie profonde, collaborazioni con chi non è direttamente in sintonia con noi ma comunque animato da un desiderio di confronto autentico: un’apertura al dialogo e all’incontro tra famiglie che ci ha portati ad un lavoro culturale dettato dall’affronto dei reali bisogni incontrati.
A partire dalla campagna per un “fisco a misura di famiglia”, dalla battaglia sulla libertà di educazione, dall’attenzione per un corretto uso dei mass-media, alla conciliazione lavoro-famiglia le nostre proposte, oltre ad essere di attualità, hanno portato a concreti risultati valutabili anche economicamente come la rimodulazione dell’IMU secondo il carico familiare, studiata e presentata al Governo insieme al Forum delle Associazioni Familiari ,che ha permesso un risparmio di diverse centinaia di euro a famiglia.
Il prossimo appuntamento del VII Incontro Mondiale delle Famiglie con il Santo Padre Benedetto XVI, che si terrà a Milano dal 29 maggio al 3 giugno su “Famiglia: il lavoro e la festa”, chiama tutti noi ad approfondire e a confrontarci sui temi sostanziali dell’essere famiglia rispetto alle incalzanti sfide del nostro tempo.
L’augurio che formulo a tutti noi è che questo straordinario evento sia l’opportunità per rafforzare la consapevolezza che l’opera da noi intrapresa 30 anni fa poggia la sua origine e il suo futuro dentro il grande alveo della Chiesa Universale.
Questa è la nostra storia. Questa la nostra identità.
Sperando di incontrarci tutti a Milano,
Vi saluto con affetto.
Caterina Tartaglione
Presidente Sindacato delle Famiglie onlus.